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Come leggere le etichette nutrizionali

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3 cose da sapere sulle etichette nutrizionali degli alimenti

Molti si chiedono come fare scelte più sane al supermercato. Siamo bombardati da messaggi di marketing e confezioni che spesso nulla hanno a che fare con il prodotto reale. Imparare a leggere le etichette nutrizionali è fondamentale per fare scelte consapevoli quando facciamo la spesa.

Le aziende alimentari etichettano gli alimenti in modo da rendere i prodotti più allettanti in modo da farli comprare, questo è il loro lavoro. Ma il tuo compito è fare scelte salutari per te e la tua famiglia.

La buona notizia è che, secondo alcune ricerche, se ti soffermi a leggere le etichette nutrizionali, probabilmente stai già mangiando in modo più sano rispetto a chi compra senza leggerle. Ad esempio uno studio del 2012 pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics ha rilevato che studenti universitari che controllavano le etichette alimentari avevano maggiori probabilità di consumare cibi più sani rispetto a quelli che non avevano l’abitudine di farlo.

Ma tali studi non aiutano ad eliminare la confusione che le etichette generano. È molto probabile che se si da solo una rapida occhiata all’etichetta di un alimento, si perdano informazioni importanti che potrebbero sabotare una dieta altrimenti sana.

Ecco tre suggerimenti per interpretare le etichette nutrizionali:

1. Non esiste una porzione standard

Quanto prodotto mangi realmente rispetto alla porzione? Potrebbe essere il doppio di quello che i produttori stanno propagandando come una porzione standard. In questo caso, devi raddoppiare le calorie, il sodio e il grasso per determinare se quel cibo sia davvero una scelta salutare. Ad esempio sui biscotti per la colazione spesso la porzione riportata in etichetta si riferisce a 2 o 3 biscotti, ma quanti si limitano davvero a porzioni così piccole? Praticamente nessuno.

Le dimensioni delle porzioni possono variare anche da marchio a marchio, quindi se stai confrontando due pacchetti di prodotti simili ma di marche diverse è importante controllare. Per un produttore una porzione può essere 100g per un altro 60g.

2. Percentuale del valore giornaliero raccomandato

Questo valore si basa su una dieta giornaliera da 2.000 kcal. Ciò significa che le percentuali fungono da punto di riferimento. Ma se sai che in genere consumi meno (o più) di 2.000 kcal al giorno, controlla meglio l’etichetta. Ad esempio un alimento con un contenuto di sodio del 25% dell’apporto giornaliero raccomandato basato su una dieta giornaliera di 2.000 kcal potrebbe contenere ben oltre le quantità raccomandate per una dieta giornaliera da 1.500 kcal.

3. Le raccomandazioni non sono necessariamente obiettivi

Quelle percentuali che vedi sull’etichetta dei valori nutrizionali, significano cose diverse per nutrienti diversi. Ad esempio per ciò che riguarda le percentuali consigliate di grassi, colesterolo e sodio, si pensi a questi valori come limiti massimi, invece per ciò che riguarda, ad esempio, la percentuale di fibre si pensi a questi come quantità minime da raggiungere.

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