Perché a molti viene sonno dopo pranzo? Il classico abbiocco
Se soffri del classico abbiocco post pranzo, hai qualcosa in comune con molte persone e, se è per questo, con la maggior parte degli esseri viventi. I ricercatori hanno trovato prove di “sonnolenza postprandiale”, noto anche come coma alimentare, in insetti, serpenti, vermi e ratti.
La conservazione di questo comportamento attraverso le specie suggerisce che potrebbe essere importante per qualcosa.
Alcuni esperti hanno ipotizzato che gli animali, inclusi gli esseri umani, abbiano “segnali di vigilanza” incorporati che li mantengono svegli e vigili quando sono affamati. Questi segnali li aiutano a localizzare e ad acquisire il cibo. Ne consegue che una volta che un animale (o un umano) ha mangiato molto, questi segnali di vigilanza si dissipano e vengono sostituiti da segnali di stanchezza.
Altri hanno teorizzato che i cambiamenti nella circolazione sanguigna che avvengono dopo aver mangiato, potrebbero spiegare perché mangiare rende alcune persone assonnate. Il flusso di sangue verso l’intestino tenue aumenta drasticamente dopo aver mangiato. E mentre il sangue viene pompato nell’intestino per favorire la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, ne consegue una corrispondente diminuzione del flusso di sangue al cervello e questo potrebbe innescare la sensazione di sonnolenza.
Cosa dicono gli studi
Alcune ricerche passate su quest’ipotesi hanno concluso che il flusso di sangue al cervello non cambia dopo che una persona mangia un pasto. Ma alcuni studi recenti hanno scoperto che nelle persone che non fanno colazione, diminuisce l’afflusso di sangue al cervello dopo aver pranzato. Saltare la colazione potrebbe quindi portare a sonnolenza dopo aver pranzato.
Mentre gli scienziati stanno ancora cercando il motivo esatto per cui si verifica il classico abbiocco, hanno iniziato a concentrarsi su alcuni fattori che possono contribuire all’affaticamento dopo pasto.
Mangiare un pasto abbondante può essere un fattore scatenante. Una ricerca sui moscerini della frutta suggerisce che l’abbondanza del pasto è una forte indiziata della sonnolenza post prandiale. Lo stesso vale per i pasti ricchi di sale o proteine. Ma perché? Potrebbe essere che dormire aiuti in qualche modo la digestione. Uno studio non ancora pubblicato, sempre sui moscerini della frutta, ha scoperto che il sonno cambia il modo in cui gli insetti assorbono certi macronutrienti, incluse le proteine. Ciò sosterrebbe l’idea che la sonnolenza dopo pasto influenzi l’assorbimento dei nutrienti nell’intestino.
Ovviamente questo riguarda gli insetti presi in esame e non è detto che sia così anche per gli esseri umani.
Un piccolo studio del 2018 condotto sugli auto trasportatori, ha scoperto che coloro che seguivano un’alimentazione ricca di verdure e grassi da alimenti come olio d’oliva e formaggi, tendevano ad avere meno sonnolenza dopo pasto rispetto a quelli che mangiavano molti insaccati, fast food e bevande analcoliche. I risultati hanno suggerito che una dieta sana riduce la sonnolenza durante il giorno.
Nel frattempo uno studio del 2018 ha scoperto che un pasto ricco di grassi e ad alto contenuto di carboidrati portava ad una sonnolenza e ad un aumento di alcuni marker infiammatori, specialmente tra gli adulti obesi. Ma c’è ancora molta incertezza e contraddizione quando si tratta di alimenti specifici e dei loro effetti sull’affaticamento dopo pasto. Alcuni studi sull’uomo mostrano un determinato effetto dopo aver mangiato, ma altri no.
In conclusione
Se vuoi prevenire l’abbiocco post pranzo, il consiglio migliore è quello di seguire una dieta sana, bilanciata e di non fare pasti troppo abbondanti. Questa tattica può essere particolarmente efficace all’ora di pranzo.