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Semi di lino, benefici e valori nutrizionali

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Valori nutrizionali e benefici

Semi di lino possono essere un’aggiunta salutare alla tua dieta. I piccoli semi dorati o marroni oltre che essere mangiati interi, possono essere usati per ricavarne un olio, farne delle compresse, estratti, farina e vari prodotti alimentari da usare come condimenti. I semi di lino sono usati come alimento da migliaia di anni, sin dai tempi di Ippocrate.

I carboidrati nei semi di lino

Ci sono due diversi tipi di carboidrati nei semi di lino.

La maggior parte è costituita dalle fibre. Una porzione ne contiene circa 3 grammi, che costituisce il 10% della dose giornaliera raccomandata per la maggior parte degli adulti.

Le fibre non solo aiutano a migliorare la salute dell’apparato digerente ma anche serve anche a regolare il colesterolo nel sangue e aumenta il senso di sazietà.

Il resto dei carboidrati proviene dallo zucchero ma è una quantità molto piccola. Infatti un cucchiaio di semi interi ne apporta solo 0,2 grammi.

Il carico glicemico stimato dei semi di lino è pari a zero. Il carico glicemico tiene conto delle dimensioni della porzione di un determinato alimento o bevanda per stimarne l’impatto sul livello di zucchero nel sangue.

È un valore considerato più utile del semplice indice glicemico per le persone che scelgono gli alimenti in base ai loro effetti sulla glicemia.

Grassi nei semi di lino

In un cucchiaio di semi di lino ci sono poco più di quattro grammi di grassi. Questi sono principalmente grassi polinsaturi di ottima qualità.

I semi di lino contengono due diversi tipi di acidi grassi polinsaturi (PUFA). Una porzione apporta 230 milligrammi di acidi grassi omega-3 sotto forma di acido α-linolenico (ALA) e 606 milligrammi di acido linoleico omega-6.

Una porzione apporta anche poco meno di un grammo di grassi monoinsaturi e una quantità molto piccola (0,4 grammi) di grassi saturi.

Proteine ​​nei semi di lino

L’aggiunta di semi di lino ad un’insalata o ad un frullato può aiutare ad aumentare l’apporto proteico ma non in modo sostanziale. Una porzione apporta circa 2 grammi di proteine, una quantità molto modesta in assoluto.

Micronutrienti nei semi di lino

I semi di lino sono fonti di importanti micronutrienti. Tuttavia, poiché le dimensioni della porzione sono generalmente ridotte, incidono solo in maniera marginale al fabbisogno giornaliero di vitamine e minerali.

Una porzione apporta 0,2 milligrammi di tiamina (circa il 10% della razione giornaliera raccomandata o RDA). La tiamina è una vitamina B idrosolubile che è necessaria al corpo per metabolizzare i carboidrati e gli amminoacidi a catena ramificata. È anche vitale per la funzione neurale.

Apporta anche niacina, vitamina B6 e folato per circa il 2% della RDA.

In termini di minerali, una porzione apporta circa il 13% (0,3 milligrammi) del fabbisogno giornaliero di manganese e circa il 10% dell’apporto giornaliero raccomandato di magnesio. Altri minerali contenuti nei semi di lino comprendono il fosforo (il 7% della dose giornaliera raccomandata), il rame (6%) e il selenio (4%).

Benefici per la salute

In molti credono che i semi di lino e il relativo olio abbiano un ruolo nel contrastare i sintomi di alcune patologie. Ma, come spesso accade, la scienza supporta alcune affermazioni ma molte altre sono tutte da dimostrare.

Alcuni fan dei semi di lino ritengono che i semi o l’olio (o integratori contenenti i prodotti) possano ridurre le vampate di calore e il dolore al seno, specialmente durante la menopausa. I semi contengono infatti fitoestrogeni, che sono simili agli ormoni estrogeni, rendendo credibile l’affermazione. Tuttavia diverse fonti riferiscono che non vi sono prove sufficienti a sostegno dell’uso dei semi di lino per questi sintomi.

Inoltre alcuni malati di artrite li assumono per il dolore ad essa correlato. Ma ancora non ci sono prove sufficienti che supportino questa affermazione.

Il seme di lino è talvolta usato anche per curare l’acne, la psoriasi, il mal di stomaco, l’ADHD, infiammazione della vescica, la diverticolite, l’eczema e persino per curare certi tipi di cancro. Tuttavia però ci sono poche prove a supporto di questi usi. Il Centro nazionale per la medicina complementare e integrativa della National Institutes of Health sta finanziando delle ricerche per capire come il seme di lino possa giocare un ruolo nel trattamento del carcinoma ovarico, delle malattie cardiovascolari, della sindrome metabolica, del diabete, dell’asma e dell’infiammazione.

Ci sono alcune prove a sostegno del ruolo dei semi di lino nel trattamento della stitichezza. Contiengono infatti fibre che possono aiutare a migliorare la digestione. Tuttavia il mondo della ricerca è diviso sulla loro reale efficacia.

Come sempre, quando si tratta della propria salute, non fate mai di testa vostra ma chiedete consiglio ad un professionista che sappia consigliarvi per il meglio.

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